Compiti per tutti: immaginate che la vostra vita sia un maglione. Immaginate la vostra vita ovunque voi siate, con il vostro lavoro, le vostre abitudini, insomma tutto quello che conoscete sotto forma di maglione. Diciamo che il maglione della vostra vita sia di colore nero, che va bene con tutto, che smagrisce, che comunque è un bel colore elegante e voi siete fieri di avere un maglione di vita color nero.
Ora immaginate che un giorno, spinti dalle migliori intenzioni, decidiate di mettere il maglione in lavatrice con del rosa, per renderlo un po’ più vivace. Ma forse il colore era troppo, o avete sbagliato il lavaggio e, come d’incanto, il maglione della vostra vita di nero non ha più nulla: è uscito dalla lavatrice rosa. Rosa fluo. Così rosa che come cazzo è successo che la mia vita da nera sia diventata rosa fluo?
Avete immaginato tutto questo? Questo è, metaforicamente parlando, quello che si prova a trasferirsi in Australia. Perché l’Australia non è solo in un altro emisfero. E’ proprio un altro pianeta.
Sono otto mesi e mezzo che vivo al piano di sotto del mondo e non ho ancora capito se mi piaccia o no, se odio tutti o amo tutti, se questa cosa di sentire l’oceano da camera mia mi piaccia davvero o se prima o poi impazzirò e uscirò dal davanzale a inveire contro le onde.
Mentre tento di capire che sentimenti provo per l’Australia, se grande amore o grande odio, cerco in tutti i modi di integrarmi, rivedendo quello che la vecchia Albion mi aveva insegnato, e tinteggiando tratti di rosa a caso sulla mia vita nera, cercando di imparare ad essere un po’ meno albionica e un po’ più straiana.
Se dagli inglesi avevo imparato a parlare educatamente, a dire Sir e Madam, “I beg you pardon” quando non capivo una cosa, a parlare con quel bell’accento inglese che mi portava a pronunciare tutte le T nella parola butter, ora invece tinteggio di rosa e abbrevio tutto, storpio le parole e pronuncio butter BUTTA, come butta l’inglese nel cesso e prenditi questo accento australiano. E così come abbrevio tutto ora non dico più “I beg you pardon”, chiedo scusa, ma “WHACHYASAYINGMATE?” cosa dici fratello?
Si, dici di tinteggiare di più, scusa, hai ragione, tinteggio e dimentico i miei amici inglesi.
Si, dici di tinteggiare di più, scusa, hai ragione, tinteggio e dimentico i miei amici inglesi.
Ignorare il prossimo e farsi i fatti propri è un’altra cosa che gli inglesi mi avevano insegnato benissimo. Essere gentili, sì, ma farsi i fatti propri. Sorridere, ma a denti stretti.
Nella mia vita rosa fluo, io mi faccio i fatti di tutti e tutti si fanno i fatti miei. Tutti si fanno i fatti miei perché qui sotto siamo tutti amici e se non chiedi i programmi per il weekend alla cassiera del supermercato sei una brutta cafona. Tutti, inoltre, ci tengono a sapere come sta il prossimo, e allora è sempre un chiedere come stai: come stai, cane, hai programmi per il weekend? Come stai, signore, che cos’ha fatto oggi? Come stai, signora, è andata a yoga stamattina? Come stai, macchina, ti senti bene, ti andrebbe di portarmi al lavoro? Come stai, vita nera, stai diventando più rosa e più socievole?
La mia vita nera era anche una vita piuttosto non sana e non equilibrata. Andava d’accordo con andare a dormire tardi la sera e svegliarsi tardi la mattina, uscire tutte le sere, concerti, feste, balli scatenati.
Ora è tutto il contrario: la mia vita rosa beve solo nel weekend, che qui durante la settimana non si esce; la mia vita rosa fa Pilates e le flessioni e gli squat tre volte la settimana che se non fai sport, di preciso, cosa fai in Australia? La mia vita rosa si sveglia alle 6 di mattina e va a lavorare alle 7 e alle 23.30 ha così sonno che le si chiudono gli occhi e il libro che sta leggendo le cade in faccia, e secondo me è la vita nera che le dice di restare sveglia, perché chi, chi va a dormire alle 23.30?
Se Albione mi aveva fatto crescere e la Scozia mi aveva riempito di una buona dose di cinismo, l’Australia mi sta cambiando tutta la vita. Mi sta cambiando anche il guardaroba, che ora mi piacciono le magliette a fiori e le cose colorate e ieri ho comprato un paio di pantaloncini leopardati che chissà dove li metterò.
E non ascolto più gli Smith come facevo prima, perché qui c’è il sole anche quando è pieno inverno ed è come snaturarli e portarli in un posto troppo colorato per loro. E non mi metto più il cappotto nero che tanto usavo, perché qui c’è caldo anche quando fa freddo. E bevo meno gin tonic perché qui una bottiglia costa come un biglietto aereo andata ritorno Verona-Londra.
E non ascolto più gli Smith come facevo prima, perché qui c’è il sole anche quando è pieno inverno ed è come snaturarli e portarli in un posto troppo colorato per loro. E non mi metto più il cappotto nero che tanto usavo, perché qui c’è caldo anche quando fa freddo. E bevo meno gin tonic perché qui una bottiglia costa come un biglietto aereo andata ritorno Verona-Londra.
Così tinteggio la mia vita rosa fluo perché io qui ci vivo, e ci vivrò almeno per un po’, e dovrò pur cercare di capire il posto in cui vivo, no?
E dato che non posso restare vestita di nero per sempre, sabato sera alla festa metterò anche i pantaloncini leopardati, ma la vodka lime e soda ve la bevete voi, amiche bionde australiane.
Io porto il gin.
E dato che non posso restare vestita di nero per sempre, sabato sera alla festa metterò anche i pantaloncini leopardati, ma la vodka lime e soda ve la bevete voi, amiche bionde australiane.
Io porto il gin.
Amiche FIGHE australiane volevi dire… che bello cocchi… tanta invidia per come me che, dall'altra parte del mondo, nella anche tua ormai albionica verona, passo le giornate d'agosto col cardigan e tra pensieri grigi e notizie tristi … 🙂 goditela… e bevi un gin anche x me…bacione
Valentina
Amo l'Inghilterra, ma preferisco la Cocchi Rosa! 😀 Come Stai, Mate?!
Temo che le mie nozioni di inglese verranno stravolte! Aussie-style.. Speriamo di saltarci fuori! Buon rosa, Cocchi! Silvia
Bello, da rileggere, sicuramente!!! Sei davvero brava, mi mancava un tuo articolo!!!
Secondo me ci stai riuscendo alla grande e poi il rosa è il colore dell'anno! Sei alla moda! Un abbraccio da Cremona piovosa, fredda e umida…meglio Albion!
Tutta la vita il rosa fluo Australia, Cocchi!
Lo dice uno che l'Australia ancora non l'ha vista ma ha girato Londra e New York, portandosi sempre le proprie origini marinare (Mondello) appresso 😉 Divertiti e vivi, che col fluo si vive bene!
Enricuzzu
Hahahah come ti capisco!! Qua a Melbourne mi sento una cafona maleducata la maggior parte della giornata, perché tutti sorridono e mi chiedono come sto mentre io voglio solo tornare a dormire, fare le mie cose ed eclissarmi nei miei impegni. E per quanto riguarda il guardaroba, ho appena comprato una gonna lunga rosa e arancione a pattern tribali. Non dico altro!
Però, a dire la verità, a me tutto questo mondo piace e sono contenta di sorridere down under 🙂
Ale
Che figata pazzesca.
ciao Cocchi!
il rosa è come il nero: è sempre di moda! e poi a noi brune dona un casino, dicono..
Io intanto mi riprendo dal viaggio India-Nepal, dove non ho visto l'Everest, ma mi pare di averlo scalato a mani nude.
ciao ciao
Sa
Ma il clima com'è ? l'estate è caldissima come in italy ?
oppure c'è l'invasione dei vù cumprà ?
Meglio il rosa fluo,anche col pantaloncino leopardato!!! T'invidio tanto,avrei voluto avere il tuo coraggio. Un abbraccio dalle Marche ?
Whaaaa!!!!!Rosa fluo,proprio il tuo colore!!!!E vogliamo tutti una tua foto coi pantaloncini leopardati,please!E lo so,cambiare vita,città,abitudini ti porta a vedere la vita con colori diversi a quelli a quali eri abituata,ma essere così espansivi non è male,dai!Forza Cocchina,sei sempre la migliore,scrivi un po' piu' spesso!!!!J ballerina
Fai ancora la babysitter,Cocchi?
Quoto ovviamente tutto.
Io ho provato uno straniamento del genere passando dalla vita di terraferma aziendale a quella da freelance che ha base al Lido di Venezia. Immagino Inghilterra vs Australia :), non esagerare con il rosa e prova anche qualcosa di rosso che secondo me ti dona molto come colore pure 😉
Alti e bassi, my mate, ma tutto bene 🙂
Ale, andiamo a bere una birra tu con gonna lunga rosa e io con panta leopardato?! 🙂 Da quanto sei qui?
Io vado a alti e bassi, eh, ogni tanto amo, ogni tanto odio, ma direi che anche io sorrido volentieri qui sotto.
Ahahha, la foto te la mando in privato, Jess, che ancora non me la sento di rendere pubblica questa cosa che indosso pantaloncini leopardati 🙂
Cuori.
Ma muah, Mary, grazie.
Che bella la versione rosa fluo! E che invidia che mi hai messo! Ché qui a Verona..è sempre la solita storia..ed inizia ad andarmi un po' stretta!
HEYHAWAYAMAIT? 😉
Anch'io dopo tre anni e mezzo in Oz continuo ad avere sentimenti ambigui verso questo altro mondo. Alla fine qui ho tutto quello che avrei potuto desiderare,ho fatto cose che purtroppo nel mio Paese nemmeno in 10 anni o più… Ma allora cos'è che mi fa sempre sentire incompleta? Cos'è quella sensazione che spesso mi fa mancare l'aria? cosa mi manca?
Non posso muovermi, qui sono lontana da tutto e tutti, non ho la stessa libertà di muovermi e viaggiare che avevo in Europa, la città più vicina è dall'altro lato di questo continente e andare in Asia costa meno che un viaggio nazionale in Australia. Sembra assurdo, ma mi sento claustrofobica qui. Sarà che ho scelto la città più isolata del mondo… Bisogna trovare il giusto equilibrio, pesare i pro e i contro!
Scusa ti ho rubato un sacco di spazio! Comunque ti auguro di trovare la tua strada,che può avere più colori, non solo nero e rosa fluo 🙂
Iri
scrivi troppo bene! dai aggiorna il blog!
http://www.nonsidicepiacere.it
Oggi il mio capo mi ha convocato per chiedermi perchè ieri (solo ieri) mi ha visto un pò giù di morale, conseguenza del fatto che non sono andato a pranzo con gli altri. E lo stesso un paio di miei colleghi, preoccupatissimi per il mio stato emotivo.
Per la prima volta in 7 mesi, ero semplicemente nervoso e stressato (ed un pò incazzato con alcuni colleghi a dir la verità) e volevo, come oggi, mettere su gli auricolari ed isolarmi un pò.
E no! Come dove vivi te, qui un sorriso non lo puoi negare a nessuno e se poi gestisci un gruppo, ancora meno. E poi qui ci si saluta dicendo "ciao, come stai?" E non serve rispondere "bene, grazie", perchè è scontato che tu stia così.
Suerte per tutto quello che stai vivendo e, sí, la vita è meglio viverla con un sorriso rosa fluo 😉
Ciao da Madrid,
Paolo
Ma torni a Londra tipo a breve?
Appena possibile scappo pure io dal belpaese.
mi sono proprio stufato di tasse, controtasse, soprattasse e contributi.
Valentinaaa! Potrei tornare per un weekend a dicembre, ma nulla di sicuro 🙂
Ma tipo a me che manca tanto Londra ma che odio tantotantissimo il grigio, la pioggia e il freddo e amo tantotantissimo il mare, il sole. la spiaggia, un pò di rosa credi che farebbe bene?!
Adoro il tuo blog, non sai quanto mi immedesimo in certe situazioni ed emozioni. Sei una grande!
Salutoni da Brescia 😉
c'è lo sciopero del bloggo? E' arrivata la camusso a Melbourne?