Settembre è un buon mese per prendere decisioni: iscriversi in palestra, iniziare corsi di vario genere, mettersi in forma, trasferirsi.
Trasferirsi in un paese straniero è felicità e terrore. E’ ansia da prestazione e gioia di vivere. E’ isteria da valigie e emozione da vita solitaria all’estero.
Quindi, in sostanza, ecco quali sono, a mio parere, le cose fondamentali da tenere in considerazione quando vi trasferite in landa Albionica:
1-Parlare l’inglese
Cos’è, vi sembra una cosa stupida? Purtroppo sappiate che non lo è.
Non è che perché il vostro amico Gigi è partito da Cinesello Balsamo senza sapere l’inglese e ora fa il manager in un ristorante italiano perché ha conosciuto l’amico dell’amico dell’amico che voi potete fare lo stesso.
L’inglese dovete saperlo. Non dico parlarlo perfettamente, ma dovete essere in grado di farvi capire, e capire quello che vi chiedono. Ovviamente l’inglese si perfeziona sul campo: più lo parlate, meglio è. Meno parlate con italiani, meglio è. Ma non si impara da zero sul campo. Qualche base la dovete avere. Perché gli inglesi non sono così simpatici come sembrano, e molto spesso non ripetono due volte quello che vi hanno detto.
Poi se volete trovare lavoro con italiani, e parlare italiano tutto il tempo, vivendo con italiani, allora è meglio che restiate a casa.
2- Il National Insurance Number
Il National Insurance Number o NINo, vi servirà per lavorare, e per la vostra futura pensione che sicuramente riscuoterete in landa.
Viene rilasciato dopo un colloquio fatto in uno dei vari job centre della City, o di dove volete trasferire.
Al colloquio, cercate di andare preparati. Non fate come me che alla domanda codice postale? Ho risposto quello italiano, e alla domanda numero di telefono? Ho dovuto chiamare il cellulare della tizia perché non me lo ricordavo.
Per questo e altro, vi servirà il passaporto. Quindi insomma, prima di partire, fatelo.
Per richiedere un appuntamento, controllate qui. Cercate di farlo prima di trovare lavoro.
3-Aspettare che un lavoro vi cada sulle cervella
Diciamola così: a Londra abitano più o meno 12 milioni di persone. Di quei 12 milioni di persone, quasi tutti sono in cerca di lavoro nello stesso momento in cui voi cercate. Non aspettate che vi cada in testa: cercatene uno.
I migliori siti per cercare lavoro, secondo la mia esperienza, sono: Indeed, Guardian Jobs, London Jobs, Reed, TotalJobs, Gov.UK.
Se vi interessa lavorare nell’hospitality, ovvero ristorazione-alberghi-pubs e altro, il sito migliore è sicuramente Caterer.
Se invece volete fare i PR, quelli giusti del marketing, quelli fichi dell’internet, allora cercate su: PRweek e Marketingweek.
Se cercate un lavoro “serio”, ovvero in ufficio, lasciate perdere Gumtree, che di solito viene consigliato come miniera d’oro di lavori. Date un’occhiata, ma il più delle volte, dietro ad annunci su Gumtree per lavori perfetti, si nasconde l’inculata.
Gumtree va bene invece per lavori in pub, negozi, ristoranti, caffè e delicatessen.
Quattro sottoconsigli ai consigli: 1- se volete lavorare nella ristorazione, portate i CV direttamente dove volete lavorare. Fatevi vedere. Dite che cosa cercate e sorridete. L’importante per lavorare in un locale è la vostra energia. E la voglia di fare.
2-Se cercate lavoro in ufficio, sappiate che passare un colloquio non è come bere un bicchiere d’acqua fresca o un caffè da Starbucks. La concorrenza è alta e a volte rispondere alle domande senza avere una buona padronanza dell’inglese risulta difficile. Datevi tempo per imparare la lingua, prima di gettarvi in pasto ad un grande manager della City.
3-Cercare lavoro, soprattutto a Londra, richiede tempo. Non entrate nel panico nel caso in cui non riusciate a trovarne uno subito. Datevi del tempo e soprattutto, non fate le valigie e tornate a casa. Qualcosa si trova. Sempre.
4-Lasciate il CV Europeo a casa. Non mettete foto. Fate un bel CV con le vostre esperienze principali, ordinato e preciso, con date che abbiano senso. E controllate l’inglese prima di mandarlo!
Che una volta ne ho letto uno che diceva invece di “servire i clienti”, fare dei servizi ai clienti.
Per fortuna non ha specificato quali.
4-Trovare casa per puro caso
A meno che voi non siate fortunati e abbiate agganci ovunque, trovare casa a Londra è complicato.
Prima di tutto, controllate in che zona volete abitare. Detto questo, cercate di vedere se è collegata bene, se ci sono stazioni della metropolitana nelle vicinanze, e se non ci fosse la metro, controllate gli autobus. I migliori siti su cui cercare casa? Gumtree può essere nuovamente una grande fregatura. Io mi sono affidata a Spareroom il più delle volte, e ha funzionato benissimo. Anche EasyRoommate non è male.
Altro sito da usare, nel caso voi cerchiate una casa non una stanza, è Rightmove.
Cercare casa è stressante. Vi porterà via tempo e energie. Vi farà diventare pazzi e vi farà venire da piangere ogni tanto. Vi farà camminare moltissimo. Ma alla fine, quando troverete la casa che fa per voi, non sarete mai stati così felici.
5-GP, NHS, cosa?
Il GP non è altro che il nostro medico di base in Italia. Dovete cercare il centro medico più vicino a voi, e andare a registrarvi. Una volta registrati, vi arriverà una bella letterina a casa, con il vostro numero di previdenza sociale, e tac. Benvenuti nel magnifico mondo della sanità inglese, o NHS. Che è tutta a base di paracetamolo e vedrà che passa tutto! Ma che da gratuitamente tutte le pillole del caso.
6-Stipendi, orari, varie ed eventuali
Lo stipendio minimo in Inghilterra e Scozia è 6,19 sterline l’ora. Se vi promettono di meno, sono degli sfruttatori. Se vi promettono di più, molto bene. Lo stipendio minimo cambia di anno in anno, quindi se volete essere sicuri di non venire fregati, controllate qui.
Se lavorate nella ristorazione (deli, caffè, ristoranti e pub), lavorerete la sera e anche il weekend. Siate pronti e preparati a finire tardi, ma a divertirvi tantissimo. Più o meno lavorerete 40-45 ore a settimana, possibilmente anche di più, e avrete due giorni liberi a settimana. Ovviamente, quasi mai nel weekend.
Il pub è il miglior modo per imparare l’inglese. E per imparare molte cose sugli inglesi e sulle loro abitudini. E’ per questo che il mio consiglio è: non andate a lavorare in un ristorante italiano. Buttatevi nel favoloso mondo albionico, lavorate in un pub.
7-Partite positivi
Le prime settimane saranno dure. Il primo mese, vi metterà a dura prova. Se non partite positivi, convinti di quello che state facendo e con la voglia di riuscire nella vostra impresa, tutto sembrerà più difficile.
Siate positivi anche quando tutto sembra andare male, anche se è complicato.
Quando sarete sistemati, e felici, guarderete indietro a quei giorni e direte: sticazzi, io ce l’ho fatta.
8- Break a leg!
Ovvero in bocca al lupo, amici miei.
Grande Costanza. Mi hai fatto quasi venir voglia di trasferirmi a Londra.
Ciao! Ti seguo da tempo e devo dire che se ho deciso di cambiare domicilio è anche merito tuo e dei tuoi racconti, quindi GRAZIE!
Sto progettando una partenza dopo la laurea e mi hai proprio sollevata! Almeno adesso so cosa guardare e dove andare, mi farò qualche pianto isterico in meno 🙂
Speriamo bene e in bocca al lupo per tutto anche a te!
Gio
Da stampare e tenere sempre con se! grazie!!!
Come sempre grande post, Costanza.
Tempo fa ti scrissi che avevo intenzione di buttare giù qualcosa sulla mia vita da emigrante a Madrid, ed alla fine, spinto da non so quale virus, ho messo su un paio di post e un indirizzo web.
Niente a che vedere con il tuo blog, molto più completo e divertente, ma se vuoi ti mando il link.
Tra l'altro, a breve sarà collegato al blog di un ragazzo spagnolo che racconta della vita da emigrante a Stoccolma e poi sono alla ricerca di altri, raccontano della loro storia da emigranti.
Chissà possano essere utili a qualcuno, anche se poi, alla fine, scoprire (e sbattere la testa da soli) è quasi sempre il miglior modo per ambientarsi.
A presto e complimenti ancora per i tuoi post.
Paolo
Da stampare e portare sempre con se! Grazie!!!
Lo sai no che il mio moroso preme per andarci e io continuo a frenare visto che non sto riuscendo a trovare lavoro in Italia, riuscire a Londra mi pare obiettivamente impossibile.
Però questo post me lo devo salvare, nel caso che finalmente qualcuno mi chiami. Da qua.
🙁
Posso aggiungere un : apritevi un passport account finché non avete un lavoro fisso stabile? Se non hai un conto in banca e trovi lavoro non ti pagano. E se non erro il passport account più conveniente è quello di HSBC.
Ciao Paolo!
Come stai, come procede la vita a Madrid?! Passami il link, mi farebbe molto piacere leggere le tue avventure!
Concordo con te, che alla fine bisogna sempre sbrigarsela da soli… ma magari due consigli da chi ha già vissuto non fanno male.
Mandami il link al tuo blog!
A presto 😉
Gio, ma grazie a te! Mi fa piacere che tu abbia deciso di cambiare domicilio 🙂
In bocca al lupo e fammi sapere dove vuoi andare!
Hai ragione anonimo, ho tralasciato la banca. Io all'epoca ero andata alla Barclays e mi avevano aperto un conto base senza richiesta di niente… ma i tempi forse sono cambiati!
Grazie per il suggerimento.
Si tu salvalo e quando ti senti pronta, parti. Perché dici che è obbiettivamente impossibile trovare lavoro, amica mia?
La mia meta è Albione! Non so se scegliere Londra o quache città minore per evitare italiani a ogni angolo.. Ogni consiglio a riguardo e più che gradito! 😉
Grazie Costanza!!Post molto utile,da tenere a mente quando avrò finito di studiare..:)
In bocca al lupo a te!
Holly
Il giorno in cui avrò risolto un po' di cose con me stessa -e avrò finalmente un po' di coraggio- tornerò a rileggere questo post.
Se non l'unico, è uno dei pochi in cui l'autore (che ce l'ha fatta) mette nero su bianco le enormi difficoltà, senza però mostrarle come cose del tutto impossibili (sott'intendendo che non tutti sanno essere bravi come lo è stato lui).
Forse è banale, ma secondo me sei stata bravissima per questo!
Alice
Sono di Verona anch'io e dopo un bel decennio a Milano ho preso il fagottino e me ne sono andata a Londra… è fighissimo leggere di altre persone che fanno scelte simili (e davvero libere!), soprattutto se sono così intelligenti e simpatiche 😀 Grande Costanza!
sei speciale ragazza!!! in bocca al lupo per la tua prossima esperienza!
Dunque… Io consiglierei anche la Scozia, se non fosse che per trovare lavoro qui è stata una tragedia. Glasgow forse è meglio di Edimburgo sotto quel punto di vista, perché più "viva".
Altrimenti io proverei: Bristol, non troppo lontana da Londra e molto bella.
Mi dicono che Leeds sia un bel posto da dove iniziare se non si vuole andare subito a Londra, o Leicester.
Sinceramente, io non ci andrei mai. A Bristol però si.
Grazie Alice 🙂
Interessante,cio' che scrivi e di pronto uso.Poi le esperienze personali,però oguno ha le sue.Io sono stato due anni a Londra,e ad esempio,ho trovato casa proprio su Gumtree ben due volte ! La prima,addirittura,direttamente dall'Italia,prima di mettere piede a Londra,seppure dopo lunge e pazienti ricerche online sul sito,e la seconda mentre ero lì.
Grande Costanza! Sto a Londra da Aprile, non sai che presa a male essere presa a male e dover fronteggiare tutta sta gente che mi diceva MA ALLORA COME VA??? STAI BENE A LONDRA? TI DIVERTI??? senza rispondere MORTACCI TUA SPENDO TUTTO PER LA TRAVEL CARD E MI SENTO SOLA E PIOVE. ahahahah!!! evviva l'onestà. E comunque, fanculo, ce l'ho fatta!!!
Che bello questo post, mi sono segnata tutto e pure salvato tra i Preferiti!!Sto organizzando la mia partenza e ho bisogno di ogni possibile aiuto e dritta.
Sto cercando di capire come muovermi per il primo periodo a Londra… posso chiedere come ti sei organizzata? Eri ospite da amici oppure i primi tempi hai fatto base in ostello? E quanto hai organizzato di starci per la ricerca del lavoro? Scusa per tutte queste domande, sto cercando di capire bene come muovermi, anche sforzandomi non sono fortunata da avere amici a Londra che mi possano ospitare e mi serve un piano B 🙂
E poi dopo una giornata piena di pensieri, dubbi e malinconie, leggere questo tuo post mi fa ritornar un sorriso e spuntare una piccola lacrimuccia!
Hai ragione bisogna partire convinti e consapevoli che se anche ci saranno sempre delle difficoltà, tutto si può superare se si crede davvero nelle proprie capacità!
..forse io qualche mese, sono partita pensando d'esser coraggiosa ma dopo aver ricevuto diverse porte in faccia -ovvero solo lavoretti saltuari, con la timidezza di non spingermi troppo perché paurosa di non saper bene l'inglese -;ricercar casa e…trovare solo topaie senza cucina. Poi all'improvviso spunta lei, una mini stanzetta in una zona carinissima ma…all'improvviso, quando pensi d'esserti finalmente sistemata e cominci ad apprezzare davvero la zona in cui vivi.. ti ritrovi una lettera del tuo padrone di casa, con scritto: AFFITTO aumentato & CONTRATTO aumentato!
Beh, ti passa la voglia di tutto e non vedi l'ora di scappar a casa, lasciando però un pezzo del tuo cuore là!
Insomma…ci vuole coraggio forse quello che io qualche mese fa non avevo!
Ma…ora? Tra meno di 15 giorni ritornerò e…come hai scritto tu: Break a leg!
Mi segno tutto per il giorno che avrò il coraggio… e i soldi per partire.
Grazie mille, crepi il lupo 🙂 E grazie anche a Holly!
Cara Alis, io ho sempre detto, in tanti post, che Londra non è una città semplice, anzi. E' molto difficile, soprattutto quando tutto va male, e c'è sempre qualcosa che non va a Londra.
Londra ti tirerà tantissime porte in faccia, in tre anni e mezzo io ne ho ricevute da tutti, anche da chi non pensavo. Fa parte del gioco, bisogna farsi forza e rialzarsi.
Torni a casa? Sei sicura??
In bocca al lupo qualunque sia la tua scelta
Io devo ammettere che sono stata fortunata e i primi periodi sono stata da mia sorella che abitava lì. Però in tanti miei amici sono stati in ostello o hanno cercato b&b per i primi giorni. Prova su Air b&b, trovi stanze molto carine e a poco. Così puoi stare tranquilla anche per lasciare le tue cose.
Diciamo che, a mio parere, un mese e trovi lavoro. Anche meno. Solo devi stare attenta a non spendere tutte le tue finanze 😉 E comunque, se entro un mese non trovi niente, devi pensare al da farsi, perché spendere tutto a Londra e tornare con niente è male…
Ciao, leggo ogni tanto il tuo blog ma è il primo commento, complimenti perchè è davvero carino! Anni fa, nell'ormai lontano 2006, sono partita per Londra anche io, con l'idea di starci qualche mese e perfezionare l'inglese (o meglio imparare visto che la mia base era l'inglese che insegnano qui a cuola, cioè nulla!!). Partita senza preparazioni e senza aver mai visto Londra, mi sono fermata un anno e mi sono davvero divertita, oltre ad aver imparato l'inglese.Questo post sarebbe stato una manna dal cielo! Confermo tutto, e se posso sottolineo: evitare gli italiani almeno i primi mesi, proprio per la lingua. Io eliminavo tutti gli annunci in case con italiani, luoghi di ritrovo e non richiamavo mai quelli conosciuti in serate sporadiche. Un po' nazi come approccio ma è servito (poi lascia stare che lavoravo con tanti spagnoli,però almeno ho imaprato pure quello!). Altro consiglio: se non si ha appoggio i primi tempi la sistemazione in ostello è ottima: si conosce gente, ci si scambiano le dritte, e una volta trovato lavoro si ha un'idea più precisa di dove cercare casa, sennò si rischia di passare tutto il tempo libero sui mezzi. Ultima cosa: all'epoca appena trovato lavoro, con la prima paysleep aprii un conto semplice da Barclays, nella filiale che serviva la catena dove lavoravo, con lettera della mia manager. Ma era tanto tempo fa, pure prima della crisi, non so se adesso è così semplice.
Concludo: il NIN è fondamentale, per il alvoro, ma anche per richiedere le tasse, cosa che non tutti sanno. Una volta tornata in Italia definitivamente, feci domanda all'ufficio dove rilasciano il NIN e in pochi mesi mi accreditarono sull conto una parte delle tasse, in quanto, avendo lasciato il paese, non neavrei usufruito. Una cosa super civile, e molto utile. Un abbraccio e scusa aver rubato spazio! Giulia
Credo che consiglierò questo post a tutti i miei amici che decideranno di trasferisi a Londra! Favoloso!
Dal tuo post del 17 Marzo:
"E quindi Edimburgo. Lontana, Edimburgo, ma non fa freddo? Ché alla fine sempre la solita storia con il tempo in quel paese è e non è che faccia caldo, e quando fa caldo cosa ci sono, 15 gradi? Controlliamo il tempo? Dai, guarda, c'è il sole per i prossimi 15 giorni.
NON E' CHE VAI IN AUSTRALIA POI VERO?"
"Per ora vado a Edimburgo, poi vediamo, papone. Non ti preoccupare."
"No, ecco, così vengo a giocare a golf."
Altro che "la vita spiegata a mio padre XD"
Un saluto 🙂
Giulia
Perché Leeds no? 🙂
<3
Cocchi mi dispiace che non aggiorni da un pò, passo spesso a controllare 🙁
ho una domandina per te….quando sei partita per Albione eri laureata?
Mi trovo in una situazione di "stallo universitario" che si sta trascinando tutta la mia vita con se. Ho 25 anni e Londra è un mio grande desiderio…solo che mi frena il discorso di non avere il famoso pezzo di carta. Consigli?
Game over (again?)
sempre del bloggo s'intende…
quanto parti per l'australia?
che 'cci vai a 'ffa?
saluti,
Hai ragione, Giulia 🙂 Ma al tempo non ero sicura di partire, lo giuro!
Ciao anonimo del game over!
No, il Bloggo dovrebbe tornare presto. Ho avuto un mese impegnativo e tante cose che sono successe tutte insieme… Non sono stata ferma un secondo da quando sono tornata!
E ho anche un po' un blocco… dai, aiutatemi voi, di cosa parliamo?!?!?
Parto il 1 di gennaio, prenotato qualche tempo fa! Penso sempre il solito: freelance e manager in pub-ristoranti!
Ciao caro o cara anonimo! Lo so, il Bloggo torna presto, ho avuto un po' un blocco e taaante cose da fare una volta tornata… i miei nipoti hanno la priorità 🙂
Guarda, io ti dico: PARTI! La laurea è l'ultima cosa che conta nella gelida Albion!! Te lo dice una che… ha lasciato gli ultimi due esami!
Ma no, che blocco! Raccontaci qualcosa del tuo rientro in landa italica, o della tua prossima meta (landa aborigena?) insomma, raccontaci qualcosa!
cheers!